Campane Tibetane

Cosa sono esattamente le Campane Tibetane?

Le campane tibetane sono uno strumento antico di origine sciamanica della tradizione Bon pre-buddhista, utilizzate per scopi domestici, per le cerimonie religiose, per i riti sciamanici e per le pratiche di guarigione.
Come è noto, la tradizione vuole che le campane tibetane siano composte da sette metalli, in corrispondenza dei sette pianeti riconosciuti in antichità, per sottolineare la stretta connessione tra suono e creazione: ecco una delle innumerevoli corrispondenze macrocosmo-microcosmo che conferiscono alle
campane quella “forza” evocativa così potente,
Il suono che emana dalle campane tibetane induce a un rilassamento profondo, a uno stato simile allo stato di veglia-sonno, o di meditazione profonda. In questo particolare stato fisico e mentale le resistenze, le
difese, le chiusure che la nostra mente vigile oppone crollano, lasciando emergere naturalmente e con dolcezza ciò che risiede dentro di noi a livelli più sommersi. Non è solo un rilassamento quindi, ma un agevolare il corpo e la mente ad entrare in uno stato più profondo di sé, riprendendosi il diritto a “sentire” e “sentirsi” meglio.
Sono tutt’altro che rare le sperimentazioni (ormai passate di fatto a uno stadio post-sperimentale, in effetti) di utilizzo delle campane tibetane in contesti diversi da quelli “spirituali” o “olistici” a cui potremmo associarle: negli ospedali, negli studi di psicologi e psicoterapeuti, nelle scuole, nelle carceri, in azienda le campane tibetane vengono utilizzate in percorsi che possono agevolare il benessere, la consapevolezza, la concentrazione, la distensione, la calma, andando a contrastare disagi, malesseri, agitazione, stress per perseguire l’obiettivo primario di riuscire a vivere con consapevolezza e serenità il momento presente.

 

Attività

– Massaggio sonoro con campane tibetane. Si tratta di una tecnica individuale molto efficace: la persona riceve il suono e le vibrazioni delle campane tibetane direttamente sul corpo e da subito percepisce il movimento “fisico” che le onde sonore e vibratorie producono attraverso i tessuti.
Esistono molte tecniche e approcci diversi: a seconda delle necessità che emergono o che la persona esprime, si potrà applicare un numero di campane diverso, e utilizzare le tecniche più efficaci di volta in volta.

Le sensazioni che si provano sono difficilmente descrivibili perché
interessano la sfera fisica e sensoriale ma anche emotiva e, a volte, oniriche e gli effetti possono perdurare anche per più giorni.
– Bagno sonoro con campane tibetane. È una tecnica che si applica solitamente a un gruppo di persone.

È descritto come “bagno sonoro” perché i partecipanti sono letteralmente immersi nel fluido sonoro e vibratorio che le campane producono. Sdraiati a occhi chiusi, i partecipanti possono rilasciare ogni tensione abbandonandosi semplicemente al suono delle campane.

Utilizzando più di dieci campane tibetane si genera un campo vibrazionale e sonoro molto intenso me dolce e sottile:
il suono delle campane è puro e tale viene convogliato, senza sovrapposizioni di altri strumenti o interventi sonori. Nell’espressione pura del suono, evitando strutture melodiche e ritmiche, si lascia che il suono interagisca con il sistema corpo-mente senza ostacoli né interferenze mentali.

La serata si apre con una breve tecnica respiratoria tibetana, che aiuta ad abbandonare il rumore della giornata, segue poi un'introduzione all'ascolto, con le campane suonate a rintocco per immergersi
infine nell'oceano sonoro e lasciarsi andare alle vibrazioni prolungate delle campane. I suoni e le vibrazioni conducono i partecipanti in un viaggio attraverso gli spazi più remoti dell'universo
oppure nei luoghi più profondi di sè.
– Meditazione sonora e ascolto consapevole: una pratica meditativa di suoni e di silenzi. Questo è un vero e proprio corso-percorso di consapevolezza nell’ascolto. In questi tempi in cui comunicare e socializzare sembrano essere la priorità assoluta nella nostra vita personale e professionale, in
questo momento storico in cui i suoni ci pervadono (e ci invadono), un momento di calma, di riflessione, di ascolto e di auto ascolto diventa essenziale per prendere coscienza di cosa significhi davvero ascoltare, noi stessi e gli altri. Trovare un momento di calma interiore che ci permetta di
fare chiarezza, trovare un modo di integrare con armonia i suoni dentro e fuori di noi e, con altrettanta armonia, percepire i silenzi fuori e dentro di noi senza più averne paura. Ascolto consapevole innanzitutto di sé stessi, partendo dal corpo, il nostro primo grande strumento sonoro, per arrivare alle emozioni, alle sensazioni, ai pensieri. Con il supporto delle campane tibetane, si alternano nella pratica momenti di silenzio e momenti di suono. Ci si allena a percepire man mano i tanti substrati sonori che ci compongono e che compongono il mondo in cui siamo, perché solo ascoltando con consapevolezza potremo tornare a comunicare e a socializzare con un senso di
reciproco scambio. Durante gli incontri si utilizzano tecniche integrate, derivanti dalle pratiche meditative Vipassana e Tibetana e dai suoni ancestrali delle campane tibetane.